Gli animalisti a Correzzana (Radaelli)


http://www.ilgiorno.it/animalhouse/cronaca/2014/01/26/1016058-harlan-correzzana.shtml





Protesta davanti all’Harlan: "Chiudete il lager degli animali"

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Fiaccole, striscioni, bandiere, un lungo corteo da Lesmo a Correzzana. Poi un presidio davanti ai cancelli di Harlan, la multinazionale specializzata nel commercio di animali destinati alla sperimentazione

di Marco Dozio

Correzzana (Monza e Brianza), 26 gennaio 2014 - Fiaccole, striscioni, bandiere, un lungo corteo da Lesmo a Correzzana. Poi un presidio davanti ai cancelli di Harlan, lamultinazionale specializzata nel commercio di animali destinati alla sperimentazione. Ieri pomeriggio la protesta degli animalisti è ricominciata a un anno dall’ultima grande manifestazione. Una sessantina gli attivisti presenti, in rappresentanza di una manciata di associazioni tra cui Animal Action, Diritti Animali e Oipa. La richiesta, scandita al megafono, urlata nei cori, resta quella di chiudere la sede di Correzzana, attrezzata per lo stoccaggio e l’allevamento di cavie. «Siamo qui per ribadire la nostra contrarietà a una pratica disumana come la vivisezione - spiega Enzo Rossaro, presidente di Animal Action -. Sappiamo che Harlan prosegue la sua attività anche in Brianza, ma noi non ci arrendiamo: continueremo a far sentire la nostra voce finché non sarà chiuso quel centro di sterminio».

La mobilitazione animalista esplode nel febbraio del 2012, quando l’associazione Freccia45 intercetta la soffiata su un carico di 104 macachi importati dalla Cina e diretti proprio a Correzzana: è l’inizio di una massiccia campagna contro la multinazionale che dalla piazza approda in Parlamento, dove si affastellano proposte di legge per vietare il commercio di cani e primati ai fini della sperimentazione. Nel frattempo, per mesi, lo spiazzo davanti al capannone di via Fermi diventa teatro di affollati sit-in che richiamano migliaia di persone da tutta Italia: tremila nell’ottobre 2012, oltre un migliaio nel gennaio 2013.

Fino alla doccia fredda della scorsa primavera, quando il responsabile dell’Enpa monzese Giorgio Riva dichiara in esclusiva al «Giorno» che per le scimmie non c’era più nulla da fare, essendo state trasferite nottetempo nei laboratori di ricerca. «Dopo aver analizzato i documenti delle dogane, escludiamo che Harlan abbia importato altri primati - fanno sapere gli esponenti di Freccia45 -. Però quella struttura potrebbe ospitare altre scimmie in transito verso i centri dove praticano la vivisezione».

 


http://www.ilgiorno.it/sudmilano/cronaca/2013/07/14/919406-canile-pantigliate-apre-animalisti.shtml

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Visita al Molino di Pantigliate per verificare le condizioni degli animali ospitati. Per qualcuno l’ispezione è stata molto positiva. Altri restano dubbiosi

Cane al canile
Cane al canile

Pantigliate, 14 luglio 2013 - Il canile Molino di Pantigliate è stato ancora una volta posto sotto l’occhio dei riflettori. A seguito delle svariate segnalazioni l’associazione Animal Action ha infatti organizzato un presidio davanti alla struttura, estendendo l’invito via Facebook a tutti gli amici animalisti, affinché potesse una volta per tutte essere verificata di persona la situazione degli ospiti della discussa struttura.
Il grande spiegamento di forze dell’ordine che è intervenuto per prevenire possibili incidenti, vista anche l’incertezza iniziale sul numero effettivo dei partecipanti, si è trovato di fronte a 80 persone sicuramente molto coinvolte emotivamente ma, allo stesso tempo, non aggressive.

«Vogliamo visitare il canile, verificare l’idoneità dell’impianto e soprattutto lo stato di salute dei cani ospitati», hanno dichiarato gli organizzatori ai quali si sono aggiunti attivisti di altre associazioni - quali la Lav (Lega antivivisezione) - che hanno raccolto l’appello. Molte le perplessità, dovute al fatto che, da quanto raccontato da ex volontari del canile, le porte sono precluse proprio alle associazioni e ai volontari che dovrebbero garantire non solo la buona gestione della struttura ma soprattutto una fattiva collaborazione nella cura quotidiana dei cani e dei loro bisogni sia fisici che affettivi. Accuse rimandate al mittente dalla proprietaria Deborah Midgley, che ha ribadito di accettare volentieri l’aiuto di tutti purché dato in buona fede.

Da entrambe le parti infatti, gestori e animalisti, è stata manifestata una grande preoccupazione per l’esteso business che esiste intorno ai canili. Da una parte si teme che i cani vengano affidati a persone non adatte o addirittura inviati all’estero, dall’altra che ai cani venga preclusa l’adozione in modo da mantenere stabile lo stanziamento ricevuto dai Comuni per ogni cane ospitato.

Si è risolto quindi, forse un po’ a sorpresa, in un momento positivo e civile quanto andato in scena ieri. I partecipanti sono stati accompagnati a visitare la struttura e invitati a chiedere ai responsabili ogni sorta di spiegazione su quanto visto. In generale la risposta degli animalisti è stata positiva. Per alcuni che sono rimasti dubbiosi e non sufficientemente rassicurati sulle condizioni igienico-sanitarie la maggior parte dei visitatori si è detta soddisfatta di quanto visto: strutture a norma e cani nel complesso ben tenuti e non intimoriti.

Enzo Rossaro, portavoce di Animal Action, si è intrattenuto a lungo con la proprietaria che ha mostrato documentazioni a riprova dell’ingiusto accanimento contro la struttura. «Sono esterefatto – ha dichiarato Rossaro – perché le voci arrivate erano di tutt’altro tenore. In realtà posso dichiarare che si tratta di una delle migliori ispezioni a cui ho partecipato». L’associazione ha voluto rassicurare gli ambientalisti: l’opera di monitoraggio continuerà.

Val.Gia.

http://www.cuccefelici.it/pantigliate-mi-il-canile-contestato-apre-le-porte-agli-animalisti.html

 

Pantigliate (MI): il canile contestato apre le porte agli animalisti

 

Pubblicato lun 15 lug 2013, 13:12

Gli animalisti di Animal Action visitano Pantigliate.

Immagine generica di un cane di canile

Visita al Molino di Pantigliate (MI) per verificare le condizioni degli animali ospitati. Per qualcuno l’ispezione è stata molto positiva. Altri restano dubbiosi.

 

 

 

Pantigliate, 14 luglio 2013 - Il canile Molino di Pantigliate è stato ancora una volta posto sotto l’occhio dei riflettori. A seguito delle svariate segnalazioni l’associazione Animal Action ha infatti organizzato un presidio davanti alla struttura, estendendo l’invito via Facebook a tutti gli amici animalisti, affinché potesse una volta per tutte essere verificata di persona la situazione degli ospiti della discussa struttura.


Provate a immaginarvi di avere un cane, dolcissimo, mansueto, che non ha mai fatto del male a nessuno, e che amate con tutti voi stessi.....
e ora provate a immaginare che, per giocare, un giorno sia uscito dalla recinzione della vostra abitazione e si sia infilato nel giardino del vicino x poi uscirne, con le ultime forze che gli erano rimaste, per tornare da voi, che lo ritrovate al suolo senza vita in una pozza di sangue....!!!!!!!

E' quello che è successo a Sumi, la rottweiler di soli 2 anni che non aveva mai fatto male a una mosca, eppure il suo padrone l'ha trovata così, senza vita, MORTA DISSANGUATA a causa di colpi d'arma da fuoco partiti volontariamente dal vicino di casa dei suoi padroni, senza nemmeno un fottuto perché!!!!!!!

In ogni caso la piccola Sumi era INNOCENTE!!!!

 

Sumi, cucciolo ucciso a fucilate, Senza nemmeno un perché

«Non credevo ai miei occhi, quando sono andato nel giardino sul retro e l’ho vista a terra: la nostra Sumi, una rottweiler di due anni che non avrebbe fatto del male a una mosca, era in un lago di sangue. Colpita a morte.                                                                                                              Ora in casa, mio fratello e io e mia madre, continuiamo a chiederci perché. Siamo senza parole».

Igor Sonzogni, 25 anni, ha la voce incrinata dalla commozione mentre racconta il suo pomeriggio domenicale da incubo: «Ho subito chiamato la polizia, sono arrivate due pattuglie.

E hanno portato via il mio vicino di casa (noto professionista della città, 71 anni; ndr). Io ho spiegato loro che non avrei mai immaginato che il nostro cane potesse finire così, ucciso da due colpi di fucile – continua Igor – .

Mio fratello, che è il proprietario del cane, e io siamo poi andati in questura a formalizzare l’accaduto: speriamo che il responsabile di questo gesto inspiegabile venga perseguito, ma comunque il nostro cane non tornerà più. Sumi non aveva neppure abbaiato, né disturbato, prima che sentissimo quegli strani colpi sul retro di casa nostra.

Si è sparato volontariamente, alla nostra Sumi».

Le forze dell’ordine hanno avviato accertamenti: nei confronti del vicino del giovane è stato avviato un procedimento, l’uomo è stato denunciato a piede libero per maltrattamenti di animali, aggravati dall’averne determinato la morte; i fucili trovati sarebbero 6, tutti regolarmente denunciati e posseduti, quello da cui sarebbero stati esplosi i colpi che hanno ucciso Sumi è sotto sequestro, gli altri trattenuti in via precauzionale.

 

Leggi di più su L’Eco di Bergamo del 7 aprile.

 

http://www.ecodibergamo.it/stories/Cronaca/sumi-cucciolo-ucciso-a-fucilate-senza-nemmeno-un-perche_1053389_11/

 

http://www.bergamonews.it/cronaca/due-colpi-di-fucile-muore-cos%C3%AC-il-cucciolo-sumi-denunciato-vicino-di-casa-188056

 

http://bergamo.corriere.it/notizie/cronaca/14_aprile_07/uccide-rotweiler-fucilate-bergamo-ingegnere-9e437172-be55-11e3-955c-9b992d9cbe5b.shtml

 

http://www.blitzquotidiano.it/cronaca-italia/igor-sonzogni-mia-sumi-cucciolo-di-rottweiler-uccisa-senza-perche-1834025/

 

http://www.all4animals.it/2014/04/10/bergamo-due-colpi-di-fucile-per-ammazzare-il-cane-in-giardino-sospettato-vicino-di-casa/

 

 

http://bergamo.corriere.it/notizie/cronaca/16_settembre_28/uccise-cane-vicinicondannato-un-anno-risarcira-12-mila-euro-8eef9290-854b-11e6-be66-7ada332d8493.shtml

 

 

 

Corriere della Sera

 

Bergamo / cronaca

 

 

 

 

LA SENTENZA

 

 

Uccise cane dei vicini: Condannato a un anno, risarcirà 12 mila euro

 

 

Con due colpi di pistola sui Colli perché, sostiene, l’animale aveva invaso la sua proprietà

 

di A.D.L.

 


 

Con due colpi di pistola aveva ucciso il rottweiler dei vicini, sostenendo che il cane, dopo aver invaso la sua proprietà, si era dimostrato minaccioso. Ieri l’ingegnere in pensione Gianandrea Crippa, 73 anni, che vive in una villa a Fontana, colli di Bergamo, dove sono avvenuti i fatti, è stato condannato dal giudice Vito Di Vita a un anno di reclusione, con pena sospesa, e al risarcimento di 6 mila euro a testa per i due fratelli proprietari del rottweiler, Mirko e Igor Sonzogni. Era l’8 aprile del 2014 quando la polizia scientifica, dopo una chiamata al numero d’emergenza per colpi d’arma da fuoco, era intervenuta in via Di Mezzo. Nella proprietà dell’ingegnere c’era Sumy, il cane dei vicini, ormai privo di vita. Una ferita d’arma da fuoco evidente a una zampa e un’altra alla giugulare, da cui aveva perso molto sangue. Il padrone di casa si era giustificato dicendo di essersi trovato costretto a sparare perché aveva ospiti a casa e il cane, dopo essersi avvicinato al suo portico una prima volta, era tornato ancora vicino all’abitazione, minaccioso. Il rottweiler era passato prima da un buco nella rete che delimita la proprietà dell’ingegnere, poi da un cancelletto, aperto, più vicino all’abitazione. Cancello che secondo la parte civile, avvocato Gianfranco Ceci, era però rimasto aperto anche dopo la prima «invasione» di proprietà da parte del cane. Circostanza che dimostrerebbe, secondo i Sonzogni e il loro avvocato, che Sumy non era affatto aggressivo e che, quindi, non c’era la necessità di ucciderlo. Secondo l’accusa, quindi, almeno il secondo sparo, quello letale, è stato un atto assolutamente gratuito, non necessario ad alcuna difesa. Le motivazioni del giudice entro il 18 ottobre.

 

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28 settembre 2016 | 09:19

 

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